
Osservazioni ai quesiti posti dalla Amministrazione Provinciale al calendario venatorio della Provincia di Pisa 2007/2008.
1) Non esiste una contrarietà per la caccia vagante esercitata nei confronti del Fagiano fino al 31.1.2009. Contrarietà invece alla estensione da meta’ gennaio in poi alla caccia vagante alla Beccaccia nelle zone boscate e agli Acquatici nelle zone umide, in quanto per la prima l’INFS suggerisce (vedi anche Parere Cal.Ven.R.Toscana 2000/2001 prot.7134/T A-11) una chiusura anticipata per questa specie al 31 Dicembre in relazione non solo al cattivo stato di conservazione delle popolazioni europee di questa specie, ma anche in considerazione della maggiore vulnerabilita’ che contraddistingue questa specie a fine inverno. Lo stesso vale anche per le altre specie acquatiche anche in assenza di una valutazione precisa sulla consistenza della popolazioni che peraltro appaiono in rarefazione in tutta Europa.
Regolamentazione uso del cane da seguita tra il 8 Dicembre e il 31 gennaio
2)Favorevoli ad una regolamentazione .
Limitazione di aree e periodi di caccia per pernici rosse e starne.
3) Contrarietà alla immissione di Pernici rosse e/o Starne sul territorio da parte della Provincia o altri senza precise delimitazioni e/o chiusure in determinati territori comunali. Anche in questo caso l’ INFS (vedi anche Parere Cal.Ven.R.Toscana 2000/2001 prot.7134/T A-11) consiglia alle Amm. Provinciali,considerato come la consistenza delle popolazioni selvatiche oggetto di caccia vari molto in ambito provinciale o subprovinciale, di prevedere maggiori limitazioni al prelievo non solo nei confronti della Pernice Rossa e della Starna , ma anche in sede locale nei confronti di altre specie con consistenza tale da non poter sopportare un prelievo venatorio protratto per tutta la stagione, cosa di buon senso e aspicabile anche in Provincia di Pisa.
Posticipazione chiusura caccia alla lepre (10 Dicembre)
2) Come la passata stagione venatoria
Anticipazione della apertura di caccia al cinghiale (ora 1° Novembre)
5) Contrarietà per motivi di sicurezza in quanto nel mese di Ottobre le aree boscate sono percorse da cercatori di funghi e di prodotti del sottobosco e da escursionisti. Per il contenimento dei danni occorre invece una stima seria di questi ultimi ed altri tipi di intervento oltre all'abbattimento ed una lotta della pratica ancora in uso dell’ immissione illegale di individui allevati in aree recintate a fini venatori.
6) Contrarietà assoluta, La preapertura, sia pur ridotta a due giorni, rimane un aspetto estremamente negativo di questo calendario. Sappiamo tutti quale sia il danno causato dalla caccia in tarda estate:
- presenza di giovani ancora in fase di dipendenza;
- danno indiretto (disturbo) e diretto causato a specie protette e particolarmente protette ancora presenti sul nostro territorio, che invece sfuggirebbero alla stagione di caccia se questa iniziasse alla terza domenica di settembre;
- concentrazione dell’attività venatoria sugli individui nidificanti in Italia, in una fase in cui ancora non sono giunti i contingenti migratori dal nord.
Per questi motivi la preapertura dovrebbe essere annullata, come d’altronde già per anni non era stata più effettuata.
Per quanto riguarda poi in particolare la preapertura agli acquatici, negli scorsi anni l’Istituto Nazionale per la Fauna ha chiaramente criticato l’apertura anticipata agli anatidi, per il danno che si arrecherebbe a queste specie. La limitazione agli specchi d’acqua artificiali, sia pur utile, non è sufficiente a prevenire gli effetti di questa attività. La preapertura a queste specie dovrebbe quindi essere eliminata (o almeno limitata al solo Germano reale, considerando la scarsa consistenza delle popolazioni di Marzaiola e Alzavola nidificanti in Italia, sulle quali si andrebbe a concentrare il prelievo). In subordine (se si vuole comunque favorire quei cacciatori che mantengono in essere laghi artificiali che vanno a ricoprire in alcuni casi anche ruoli di valenza ambientale) si dovrebbe almeno modificare la dizione presente nel calendario attuale, permettendo la preapertura agli acquatici solo nei laghi artificiali e non nelle “superfici allagate artificialmente”. Se infatti si usa anche questa espressione, si va, come dimostrato dall’esperienza degli scorsi anni, ad ingenerare confusione e difficoltà di interpretazione con l’esito finale di una caccia anticipata anche in aree umide naturali e di estrema importanza naturalistica basti pensare a quanto è successo nel Padule di Fucecchio
Le esperienze degli anni passati, dovrebbero quindi far riflettere su quanto sia potenzialmente dannoso un massiccio prelievo anticipato, e sovradimensionato alle effettive presenze delle specie interessate (infatti non esistono dati sulle presenze delle specie oggetto della preapertura, si dice soltanto che ce ne sono tante e che alcune fanno danni alle colture?).
Le sottoscritte associazioni quindi alla Amministrazione Provinciale di non consentire la preapertura i giorni 1 e 2 Settembre 2008 prossimi sul suo territorio o almeno di ridurre il numero di giornate di preapertura.
Chiusura della caccia al fagiano tra il 1° e il 31 gennaio
7) Come la passata stagione venatoria
venerdì 20 giugno 2008
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