Per la comunità scientifica e per le grandi istituzioni internazionali non c’è dubbio: respirarele “polveri fini” è una importante causa di morte e malattie, soprattutto per il cuore ed i polmoni.
Le micropolveri, particelle emesse dai processi di combustione dei motori delle auto, delle caldaie, degli inceneritori, entrano direttamente nei nostri polmoni, a diretto contatto con il sangue. Si calcola che le polveri sottili siano responsabili del 5% delle morti per cause respiratorie, che abbassino di 2 anni le aspettative di vita delle persone esposte a questi inquinanti. Le particelle ultrafini, inferiori ai 2,5 micron, penetrano addirittura nelle cellule, le troviamo persino nelle cellule del cervello, e sono sospettate di contribuire in maniera determinante all’aumento di malattie cardiovascolari, tumori, linfomi.
Nonostante la gravità del problema non vengono adottati provvedimenti seri. Anche a Pontedera la qualità dell’aria continua ad essere scadente. Nonostante la centralina si trovi al limite della zona a traffico limitato, nonostante sia per certi giorni fuori servizio, nonostante si misurino soltanto i PM10, le particelle superiori ai 10 micron, dal 1° gennaio si sono già superati i limiti per oltre 24 giorni.
Secondo la normativa (D. M. n.60/2002) non si deve superare per le polveri sottili il valore limite di 50 microgrammi per metrocubo, per un periodo medio di 24 ore, per più di 35 volte l’anno, (40 µg/m3 come media annuale) nel qual caso sindaci e regioni sono obbligati ad elaborare ed adottare “piani d’azione” immediati.
Nel 2007 si è addirittura rilevato un peggioramento rispetto agli anni precedenti: la centralina di Via della Misericordia ha registrato il superamento dei limiti per le polveri sottili, per oltre 70 giorni, doppiando i 35 superamenti ammessi dalla legge. In 19 giorni l’aria è stata addirittura classificata come pessima, in quanto sono stati superati i 74 μg/m3.
Evidentemente, le misure adottate finora dagli amministratori locali non sono sufficienti alla risoluzione del problema dell’inquinamento dell’aria in città.
I bus navetta non bastano, le domeniche a piedi hanno un valore soprattutto simbolico, il divieto di accesso al centro alle vecchie auto euro 0 e euro 1 in alcuni giorni della settimana, non è fatto rispettare.
Occorre affrontare seriamente il problema.
Legambiente da anni sostiene che si deve investire nel miglioramento complessivo della qualità della vita in città, ad esempio attraverso provvedimenti quali:
· 5-6 percorsi ciclabili sicuri che consentano di arrivare dalle periferie e dalle frazioni alla stazione e al centro città;
· percorsi e servizi sicuri per permettere ai bambini e ai ragazzi di raggiungere la scuola a piedi o in bici, anziché accompagnati in automobile.
· un servizio pubblico di trasporto più puntuale e più efficiente
· estensione del divieto di accesso al centro ai mezzi più inquinanti e ingombranti; divieto alle auto con ruote di diametro superiore ai 73 cm (SUV) come a Firenze.
· una campagna di monitoraggio delle caldaie domestiche, degli impianti termici dell’ASL, delle scuole, delle emissioni della Piaggio, della Crastan e dell altre aziende ancora presenti nel territorio comunale.
· incentivi alla conversione a metano delle caldaie ancora a gasolio
· istituzione della figura dell’energy-manager, incentivi e semplificazioni amministrative per l’istallazione di pannelli solari e certificazione energetica
· car-sharing, metanizzazione o installazione di filtri antiparticolato sui mezzi dei trasporti pubblici e della Geofor.
Quello delle polveri sottili è un problema grave che richiede l’adozione di provvedimenti seri e spesso impopolari come certe misure di limitazione del traffico. E’ un problema complesso e di non semplice soluzione. Si tratta anche di capire meglio la natura e la distribuzione sul territorio delle principali fonti di inquinamento dell’aria. Per questo chiediamo di effettuare una campagna preliminare di monitoraggio con la centralina mobile dell’ARPAT per effettuare degli studi comparativi con i dati della centralina fissa di via della Misericordia.
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