domenica 16 maggio 2010

SE SVILUPPO VUOL DIRE CEMENTO IL PARCO VIGILI IN DIFESA DEL TERRITORIO PER IL BENE DI TUTTI

Il Comune di Pisa chiede al Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli una variante al suo Piano di Gestione per poter "sviluppare", "riqualificare", "valorizzare", "recuperare" diverse aree del litorale. Sono queste parole allettanti che fanno pensare a un miglioramento della qualità del territorio, ma l'esperienza dimostra che non è sempre così. Spesso il risultato è una crescita di asfalto e nuovi edifici a discapito di aree di pregio naturalistico. La proposta è recente e dobbiamo conoscere meglio i dettagli per esprimere un parere fondato e puntuale sui diversi interventi proposti. Soprattutto è il Parco che deve valutare cosa può essere accettato e cosa è inammissibile. Ci auguriamo che il Consiglio Direttivo sappia rivendicare appieno il ruolo del Parco quale ente preposto alla difesa del territorio, un bene di tutta la comunità. Un bene naturale, che consente un ben vivere dei cittadini, ma anche un bene economico: i flussi turistici seguono sempre più la qualità ambientale, mentre un edificio in più soddisfa solo gli interessi economici immediati di qualcuno. Un sito naturale, una volta distrutto, è perso per sempre. I punti da approfondire e i motivi di preoccupazione non mancano. Nuove vie e parcheggi (anche se chiamati "verdi") inducono un maggior uso dell'auto e quindi maggior traffico, in contraddizione con l'intenzione dichiarata di promuovere il trasporto pubblico: se si recupera il "trammino" (come chiede giustamente anche il presidente del Parco Giancarlo Lunardi) non dovrebbero servire nuovi parcheggi e nuove strade. Attenzione poi alle parole: perché chiamare "recupero" la trasformazione di una strada campestre in un nastro di asfalto? Si scrive di "incremento di superfici coperte" , di "nuovo edificio", di "trasformazione in residenza turistico alberghiera", di "valorizzazione del centro ippico" a Calambrone : cosa si intende concretamente con questi termini? In Coltano la riqualificazione di un centro ippico significa costruire una clinica veterinaria, una foresteria e un campeggio.
Senza escludere l'opportunità di interventi che migliorino la fruibilità di un territorio che ha molte bellezze per residenti e turisti, bisogna avere la lungimiranza di conservarle, senza sacrificarle in nome dell'idea che lo sviluppo consista nella continua crescita del costruito e del volume d'affari. Legambiente Pisa si augura che i cittadini abbiano occasione di confrontarsi e partecipare alle scelte, mentre al Parco rinnova la richiesta di analizzare con attenzione le proposte e mantenere fede alla sua missione istituzionale.
Circolo Legambiente Pisa

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