martedì 17 febbraio 2009

Caccia e illeciti. I casi più frequenti nel territorio pisano. Intervista di Pisanotizie.it




Caccia e illeciti. I casi più frequenti nel territorio pisano

PisaNotizie.it intervista Giulia Valentini e Simone Soldani del WWF Pisa che illustrano gli illeciti dell'attività venatoria tra difesa dell'ambiente e speranza che qualcosa cambi davvero

Secondo il Nucleo Guardie Giurate WWF di Pisa non ci sono stati cambiamenti epocali negli ultimi 10 anni, né in positivo né in negativo, per quanto riguarda l'attività venatoria nella nostra provincia. La situazione è quindi piuttosto stabile tranne, forse, per l'aumento di problemi legati alla convivenza fra caccia e infrastrutture, insomma fra caccia e persone.
Alle sede del WWF di Pisa, ci informiamo sugli illeciti più frequenti rilevati durante i controlli. Scopriamo che uno di questi è il non rispetto delle distanze (sparare da meno di 150 mt in direzione di strade, o immobili è un illecito amministrativo). Simone Soldani, coordinatore del nucleo Guardie giurate WWF Pisa, ci racconta che "un illecito di natura invece penale, piuttosto tipico delle nostre zone, è purtroppo l'abbattimento di rapaci soprattutto nelle vicinanze di appostamenti fissi ai colombacci". Veniamo a conoscenza che "tutti i rapaci, sia diurni che notturni, non sono specie cacciabili... non lo sono mai, in nessuno periodo dell'anno: si tratta di specie particolarmente protette ed ucciderle è quindi reato".
Incontriamo, poi, Giulia Valentini, Vicepresidente Legambiente Pisa, nonché Guardia Giurata Volontaria Ittico-Venatoria per conto di WWF Pisa.

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