lunedì 15 ottobre 2007

Animali da cacciare in deroga, nocivi da eliminare... quali sono le scelte giuste?


Oggi partecipiamo al Blog Action Day. Il nostro e’ gia’ un blog che parla di ambiente, ma vorrei prendere spunto da una notizia recente per parlare di un tema di cui ci occupiamo quotidianamente e nessuno riesce a comprendere fino in fondo. Ne parliamo a Pisa perche’ e’ un tema che fa parte del nostro quotidiano impegno per ottenere almeno una caccia sostenibile.
La notizia e’ che il British Trust for Ornithology sta supportando economicamente (fatto anomalo) coloro che contribuiscono al monitoraggio di storno e passera oltremontana, poiche’ le popolazioni di queste specie sono in grave declino. Eppure anche in Inghilterra lo storno sembra non avere problemi, occupa le citta’ in gran numero e non sembra affatto turbato dagli esseri umani e da altre specie di uccelli come colombacci e gabbiani reali.
Popolazioni di storno in Inghilterra, fonte: BTO

Questo significa che considerazioni di “buon senso” non possono essere applicate ad una materia come l’ecologia, in cui gran parte delle dinamiche sono ignote se non a pochi studiosi molto specializzati.
Aprire la caccia a specie come lo storno, come ha chiesto l’Italia all’Unione Europea, e’ un’operazione demagogica e miope, oltre che non risolutiva di eventuali problemi locali che nessuna deroga ha mai migliorato.
Forse l’Italia dovrebbe meglio supportare l’Istituto di Fauna Selvatica, che langue in una crisi finanziaria intollerabile, e creare altri enti specializzati per la conoscenza del nostro patrimonio naturalistico, piuttosto che spendere energie per accontentare pochi cacciatori male informati e pieni di presunzione.

LA LIPU DI PISA CI INVITA A FIRMARE UN APPELLO CONTRO LA CACCIA IN DEROGA PERCHE' NON SIAMO D'ACCORDO SU COME LE REGIONI VOGLIONO GESTIRE I PROBLEMI LEGATI ALLA PRESENZA DI ANIMALI SELVATICI!

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